mercoledì 29 dicembre 2010

dalla colonia (37): un'altra giornata da pazze

Non ci siamo ancora riprese del tutto dalla dipartita di Dino, ed ecco che oggi abbiamo un altro dolore da affrontare.
Stamattina, arrivate alla solita ora, ci è sembrato strano non vedere Dina,



solitamente una delle prime a comparire non appena sente il rumore delle nostre auto.
Dopo averla chiamata per un pezzo, mentre le altre 5 (Elena,


Diana,


Dora,


Giada


e Camelia,

ultima ad essere sterilizzata recentemente) erano fortunatamente presenti, nonostante la mattina piuttosto gelida, la nostra paura è diventata realtà: Dina è apparsa zoppicante alla zampa posteriore sinistra, uscendo a fatica dal retro della solita "casa" ma restando rasente il muro; e mentre il nostro cuore si riempiva di nuova amarezza e gli occhi di altre lacrime pungenti, non siamo riuscite a fare di più che vedere la nostra povera gattina spaventata, anche lei, probabilmente, incidentata, rimanere quasi immobile davanti alla nostra impotenza.
Inutili i tentativi di chiamarla: poco dopo è nuovamente sparita dentro la proprietà privata, vanificando la nostra speranza di prenderla e portarla subito in ambulatorio: un nuovo nodo in gola che proprio non meritiamo.
Immerse in questa nuova disperazione, siamo tornate a casa, pensando a come poter risolvere questo ennesimo problema.
Nelle ore immediatamente successive ho imprecato e tirato pugni per sfogare la mia rabbia.
Poi, raccolta quella poca calma che ancora non era andata in frantumi, ho cominciato a pensare, pensare, pensare: e tra tutti quei pensieri è uscita, in qualche modo, una soluzione, per quanto, al momento, ancora incompleta.
Ne è seguita una giornata paradossale, passata attraverso il "miracolo" di aver trovato, facendo un giro di telefonate che neanche Sherlock Holmes avrebbe osato tanto, il numero di uno dei proprietari della tenuta; di esser riuscita a parlare con una signora e di aver ottenuto il suo permesso, lei presente, di girare TUTTA la proprietà, entrando finalmente al di là del cancello, esaminando tutto il posto (è una vecchia stalla dove stavano i maiali, ho perso il conto di quanti mq siano, comunque parecchi!!!).
E nonostante abbiamo avuto accesso anche nella proprietà, purtroppo della nostra amata Dina non è apparsa alcuna traccia.


La suddetta signora si è poi mostrata incredibilmente disponibile, tanto che ad un certo punto ho creduto di trovarmi in un romanzo di Dickens; per cui le ho lasciato il mio numero di cellulare per avvertirmi a qualunque ora se dovesse vedere la nostra Dina, facilmente riconoscibile, essendo l'unica tigrata rimasta, dato che suo fratello è volato sul Ponte giovedì scorso :,-( e che Eolo, oltre ad essere molto più grosso di lei, ora che non ci sono più femmine "interessanti", gira al largo dalla colonia.
E sempre per assurdo, tutto quanto sopra è stato possibile dopo che ho urlato, imprecando e maledicendo il mondo, dopo che una disperazione nera mi ha portata a chiamare chiunque mi venisse in mente, finché mi sono ricordata che qualcuno di passaggio (in un anno e mezzo se ne "conosce" di gente...) mi aveva accennato alla proprietaria di un B&B a qualche centinaio di metri dalla triste colonia, una persona splendida e amante degli animali.
Quando ho finalmente trovato il numero (su GOOGLE MAPS, mica sulle pagine bianche o gialle, mah!), era un cellulare, dal quale mi hanno passato il numero di un telefono fisso.
Numero dal quale ha risposto il figlio della proprietaria che, nonostante stesse riposando, è venuta immediatamente al telefono e, quando le ho spiegato la drammatica situazione, si è subito offerta di darmi il numero dei più volte citati "proprietari", confermandomi ciò che avevo saputo di lei e cioè che si trattava di una persona veramente speciale.
Constatato quindi, che della nostra povera Dina non c'era traccia e ringraziata per l'ennesima volta la signora, sconfortata da un lato e meravigliata dall'altro per aver sconfitto un immenso ostacolo, già che c'ero mi sono fermata al B&B, visto che ormai il pomeriggio era andato: e lì ho trovato una signora francese, che poi si è rivelata la mamma della proprietaria, la quale credeva io fossi un ospite del B&B, attesa per il pomeriggio.
Quando le ho spiegato tutta la cosa, mi sono accorta che nel porticato dell'immensa tenuta (comprensiva di B&B ed annessa villa, quella che dà, tra l'altro, il nome alla strada dove si trova la colonia) c'erano 5 gatti in una cesta, talmente abbracciati l'uno all'altra che in un primo momento mi sembravano dipinti sul muro! La signora, col suo delizioso accento, mi ha spiegato che nonostante la figlia abbia molto da fare, con 3 figli e il B&B da mandare avanti, ama molto gli animali e si prende cura di tutto ciò che passa di là.
E mi ha spiegato che in quella cesta c'erano appunto la madre (tigrata), il figlio di un anno (tigrato) e il figlio di questa primavera (tigrato), più due meravigliosi nerini nati in estate, di cui uno con un occhietto malato, ma seguitissimo dalla signora che lo cura nella migliore clinica della città...
Incredula di scoprire tanta dolcezza a così poca distanza dal luogo del nostro ennesimo dolore, ho salutato la signora francese e l'ho comunque ringraziata di avermi fornito, grazie a sua figlia, un aiuto tanto prezioso.
Ecco, una giornata assurda, appunto, con un gran dolore da un lato, soprattutto perché Dina è una gattina buona e speravo di trovarle casa, e una serie di "eventi" dall'altra, che spero portino ad un esito positivo.
Ché non mi sembra di chiedere molto, in fondo, visto che questo maledetto 2010 chiude decisamente in perdita...

domenica 26 dicembre 2010

dalla colonia (36): i fortunati

Cheope, nato in colonia a primavera 2009, adottato il 23 dicembre 2009


Briciola, nata in colonia nell'estate 2008, adottata il 31 dicembre 2009


Trilly, abbandonata il 26 dicembre 2009, adottata il 1° aprile 2010


Cloudy, abbandonato in colonia nell'estate 2009, adottato il 10 maggio 2010


Dioniso, abbandonato con Dafne e Demetra in colonia il 14 giugno 2010, adottato il 24 agosto 2010 (ora diventato Biscotto)


Demetra, abbandonata con Dioniso e Dafne in colonia il 14 giugno 2010, adottata l'11 settembre 2010


Dafne, abbandonata con Dioniso e Demetra in colonia il 14 giugno 2010, adottata il 12 settembre 2010


Dante, abbandonato in colonia il 9 luglio 2010, adottato il 28 ottobre 2010
(foto di Elisabetta)

Felix, nata e cresciuta in colonia, adottata il 4 novembre 2010







qui accanto al suo "fratello" Cheope (in attesa di foto migliori...)


Mancano poi le foto di Dalia e Dolce, abbandonate a poche settimane di vita in colonia il 16 agosto 2010, ospitate dalla splendida vet Paola dal 23 agosto fino al 13 settembre e poi adottate da Annalisa ed emigrate in Svizzera il 15 settembre 2010.
Quelle di Aramis, ritrovato con il fratellino Athos in colonia il 5 agosto 2010 sotto un diluvio impietoso, entrambi ospitati da T., che è stato felicemente adottato qualche mese fa.

A settembre 2009 era stata adottata anche Clio, nata in colonia nella primavera dello stesso anno,


















e qualche settimana prima Florinda, figlia di Flora, nata anche lei a primavera 2009.









venerdì 24 dicembre 2010

dalla colonia (35): la scelta più difficile

Ieri mattina ti ho trovato semiaddormentato in casetta, sotto una pioggia battente.
Cercavi un po' di calore e te ne stavi nascosto come potevi da questo mondo schifoso, quello in cui qualcuno ti aveva probabilmente investito e lasciato solo nel tuo dolore infinito.
Non saprò esattamente mai cosa ti sia successo quel maledetto giorno di novembre, quando sei sparito per una settimana.
Ma poi sei tornato a farti vedere, barcollante e instabile, insieme al tuo amico Delfo, febbricitante e malconcio, che ben presto ti avrebbe preceduto sul Ponte, senza neanche darmi il tempo di salutarlo.
Poi sono trascorsi tutti i giorni di questo maledetto ultimo mese, tra piogge e neve e gelo, che hanno certamente messo a dura prova il tuo povero corpo ferito e malridotto.
E tutti i nostri tentativi di prenderti per cercare di curarti nonostante il tuo orgoglio felino ti facesse sempre allontanare, miagolando inutilmente a tua mamma Giada che non poteva aiutarti e anzi ti allontanava.
Ma so che quando ieri ti ho caricato in auto, tra le lacrime che si inzuppavano di pioggia impietosa, quando quel poco di calore che potevo donarti ti ha confortato, ti sei rilassato ed i tuoi dolci occhietti profondi mi hanno fatto capire che volevi tornare a CASA.
Ti ho portato in ambulatorio, sperando che il veterinario mi desse una flebile speranza cui aggrapparmi.
Ma dopo averti sedato e controllato, non c'è stata altra scelta che quella di porre fine alla tua inutile sofferenza.
Ti ho guardato ancora negli occhi, ti ho accarezzato per la prima ed ultima volta della tua vita e ti ho accompagnato a quella porta luminosa che conduce tutte le creature speciali come te sul Ponte.
So che ora non soffri più, dolce tesorino sfortunato: quindi, se puoi, perdona questo mondo infame nel quale hai avuto la sfortuna di nascere e morire in così breve tempo.
E se puoi, ricordati di chi ti ha voluto bene e avrebbe tanto voluto vederti crescere felice ed amato.
Arrivederci, piccolo Dino, corri felice sul Ponte insieme a tutti i nostri bimbi volati via troppo presto...