domenica 14 novembre 2010

dalla colonia (33): tempo di bilanci e amare considerazioni

Ecco i nostri mici, dopo una primavera impegnativa e prolifica, un'estate tutt'altro che facile ed un autunno che non è comunque "leggero".
A primavera Elena

aveva partorito tre cuccioli,
















due rossi e bianchi ed uno grigio e bianco, visibile a destra nella foto, molto simile al loro padre, Briciolo.
Oggi di loro rimane solo lui, Davide,


giacché gli altri due fratelli sono stati investiti: uno l'ho trovato nel fosso a fine agosto e l'altro è inspiegabilmente sparito. E questo conferma con quale bel mondo abbiamo a che fare...
Nel frattempo, più o meno a ferragosto, la cara Elena ci ha fregate di nuovo (stavolta probabilmente con Eolo, non avendo noi notato altri maschi in giro) ed ha generato ben 5 cuccioli, dei quali abbiamo scoperto l'esistenza solo a fine settembre: ma una volta tanto siamo state degnamente aiutate, così Elena è stata catturata e sterilizzata il giorno dopo dal vet, risultando miracolosamente sana, nonostante non sia giovanissima, e di conseguenza vaccinata anche lei pentavalente. I cinque deliziosi piccoli, che avrebbero fatto una pessima fine, attraversando la tristemente nota strada che separa il giardino e il "rifugio" dei gatti dalla zona in cui diamo loro da mangiare ed un po' di riparo grazie alle casette,



sono stati sistemati presso una volontaria e in seguito TUTTI adottati.

Poi ci sono Dina e Dino,

figli di Giada, che aveva partorito due tigrati e due neri, di cui loro due, insieme a Diana,


sono i superstiti; Dina e Diana sono state entrambe sterilizzate, la prima all'ASL, per fortuna senza conseguenze negative e la seconda dal nostro vet, cosicché è stato possibile anche vaccinarla pentavalente visto che è risultata negativa al test FIV/FELV.
Peraltro, tanto per non stare mai tranquille, Dino


ricomparso solo oggi, dopo una settimana di assenza, non sta benissimo ed il suo stato ci ha gettato nuovamente nello sconforto, giacché non si fa avvicinare, né tantomeno curare. Da come barcollava abbiamo dedotto possa avere avuto un'incidente una settimana fa quando è scomparso. Speriamo domani di riuscire a portarlo dal vet, perché ovviamente da noi le disgrazie devono sempre succedere di domenica quando le probabilità di essere aiutate, già minime, scendono pressocché a zero :-(
Poi ci sono Dora


e Delfo,









anch'essi superstiti della cucciolata primaverile di Camelia.
Originariamente erano tre, due neri come Delfo, e Dora, del tutto diversa dai "fratelli"; poi durante l'estate, uno dei due neri è scomparso: eventualità tutt'altro che remota cui, seppure con quotidiano dolore, dobbiamo rassegnarci, visto lo stato delle cose alla colonia.
Anche Delfo, ricomparso solo oggi dopo qualche giorno di assenza, non sta niente bene, non si fa avvicinare ma probabilmente ha la febbre, visto il pessimo tempo dei giorni passati.
Anche per lui vale quanto detto per Dino, dobbiamo aspettare domani e vedere se riusciremo a farlo curare. E intanto, angoscia e amarezza...
Poi c'è Eolo che a parte qualche ferita da combattimento, continua a fare il maschio dominante.

Poi Camelia, che ci fa sempre stare in pensiero per la sua presenza saltuaria.

E Giada,


che fortunatamente, essendo una dei quattro adulti insieme ad Elena, Camelia ed Eolo, è stata sterilizzata anche lei dal vet, testata e risultata negativa al test FIV/FELV e vaccinata pentavalente.
A loro si aggiungerebbero, se nel frattempo non fossero stati praticamente tutti sistemati, altri 16 gattini, vigliaccamente abbandonati tra giugno e novembre (l'ultimo sabato scorso, Dado, ora più o meno sistemato a casa di una gattara), tra cui Dioniso, Dafne, Demetra e Dante che, invece, sono stati felicemente adottati e oggi sono al sicuro nelle loro nuove case, per fortuna via da questo posto che,









soprattutto ora che non c'è più questo bel sole di ottobre, né le utilissime fronde che nascondevano le nostre casettine, è tutt'altro che un paradiso.
A loro e agli altri adottati va il nostro pensiero: per trovare la forza di andare avanti, nonostante tutto, inesorabilmente, continui a remarci contro e a caderci impietosamente addosso...

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