Sabato 19: neve, maledetta neve. Bloccata in casa.
Per fortuna T. s'avventura lo stesso alla colonia e con non poche difficoltà riesce a sfamare i poveri bimbi, sorpresi dal maltempo (vedi post precedente).
Domenica 20: ancora neve. E gelo e ghiaccio.
Ancora bloccata a casa: con la sfiga che ho, penso, manca solo che faccia un incidente!
I mici possono contare sul coraggio di T. e ancora una volta possono mangiare.
Alcuni di loro, come T. mi riferisce puntualmente, si divertono addirittura a saltare nella distesa bianca che, immagino, copre tutto il solito panorama.
Immagino, perché nonostante la curiosità e la voglia di vedere come sia la situazione, non mi azzardo a mettermi per strada.
Lunedì 21: la situazione sembra migliorare leggermente, dicono che si alzeranno le temperature ed arriverà la pioggia a sciogliere la neve.
Nel pomeriggio però riprende a nevicare: altri fastidiosissimi 10 centimetri bianchi a rendere tutto apparentemente bello.
Bello forse solo per chi non ha niente da fare, né nessuno là fuori al freddo a cui pensare, con gran frustrazione e senso d'impotenza per non poter far nulla.
Pranzo e cena ai felini assicurata comunque dall'immancabile intervento di T. (meriterebbe un premio quella donna!).
Martedì 22: come da previsioni la pioggia arriva nella tarda mattinata e comincia a rendere tutto più grigio, ma decisamente meno pericoloso.
Nel tardo pomeriggio riesco ad incontrare la persona con cui sono in contatto da alcuni giorni per l'adozione di Briciola o Cheope.
Mi fa una gran buona impressione e decidiamo di vederci il giorno dopo per scegliere uno dei due mici.
Mercoledì 23: finalmente riesco ad andare alla colonia, i mici mi mancano moltissimo!
C'è un sole malaticcio che, in qualche modo, riesce a spuntarla tra le nuvole.
Il campo è una distesa di fango,
e i mici sono straordinari anche per come riescono a rimanere puliti.
Riesco a prendere Briciola e la metto al sicuro in auto, dentro al trasportino.
T. la saluta commossa ed io cerco di rassicurarla, dicendole che chi verrà a vederla per adottarla è una brava persona.
Il trasloco di Briciola avviene proprio nel mezzo d'una mattinata convulsa: a causa dei ritardi causati dalla neve, tutto s'è come strizzato in un giorno solo, compresa la vicina cui sono venuti finalmente a consegnare il frigorifero,il cui trasporto su per le scale fa tremare il condominio e spaventare la povera micia ancor di più.
Poi finalmente le cose si calmano: Briciola, appena liberata in garage, viene delicatamente annusata da Cheope (un amore quel gattone!)
e poi, seguendone l'identico percorso durante il primo giorno di "pensione", salta sopra gli scaffali e va a rifugiarsi in cima a tutto, nascosta tra scatoloni e borse. Li lascio tranquilli, sperando che Briciola possa riprendersi.
Nel pomeriggio arriva L. per decidere chi adottare.
Briciola è ancora sugli scaffali e miagola: con un po' di pazienza, riusciamo a farla scendere.
La scelta non è facile, L. sarebbe addirittura tentata di prenderseli tutt'e due, tanto sono belli.
E forse solo perché è ancora un po' spaventata dalla novità, a Briciola viene preferito Cheope.
Sono le 17,30: il miciotto viene caricato in auto, dentro un trasportino, avvolto da una calda coperta.
Sono commossa: mi ero affezionata a lui. Dopo tre settimane, poi.
Ma anche contenta, perché avrà finalmente una casa.
Quando torno per la cena, Briciola è sulla sdraio,
scende a coda bassa e miagola, ma la rassicuro dolcemente e allora si lascia accarezzare e mi dona un sacco di fusa.
In serata diluvia, T. decide di non fermarsi per non far inzuppare inutilmente i mici.
Che, però, restano senza cena, non essendo possibile lasciar loro il cibo in altri posti al riparo (il solito problema!).
Giovedì 24: mattinata di piombo, l'appuntamento sarebbe alle 9,30; ma diluvia.
T. passa alle 10 per lasciarmi la medicina da somministrare a Cloudy.
Nel frattempo smette di piovere, salto in auto e vado subito dai mici.
Trovo T. che mi porge la medicina e se ne va.
Resto con i mici, sistemo il cibo nella mangiatoia, faccio qualche carezza a Briciolo che poi rimane nella casetta, insieme a Casper, come due amici, che aspettano insieme tempi migliori.
Mancano Giada, Camelia e Felix.
T. avvisterà la seconda nel primo pomeriggio, quindi pranzo assicurato anche per lei.
In serata purtroppo diluvia ancora e, come per la sera precedente, i mici saltano (presumibilmente) la cena.
Venerdì 25: per noi è un giorno come gli altri. Appuntamento alle 10.
E ovviamente alle 10,10 comincia a piovere.
Ci sono pochi mici, solo Giada, Eolo
Cloudy ed Elena.
Finiamo di riempire di cibo la mangiatoia e sconsolate ce ne torniamo a casa.
Più tardi T. mi rassicura dicendomi d'essere passata ed aver visto anche Casper e Briciolo che mangiano. Assenti Felix e Camelia, che però sarà presente per cena.
Povere creature, che razza di natale...
sabato 26 dicembre 2009
dalla colonia (14) - una settimana, non proprio da dio...
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