Perché una spera che l'inverno sia finito e che, anche se ci saranno sicuramente altre difficoltà, almeno non ci sarà più gelo, né neve, né bora che spazza via tutto, anche le migliori intenzioni.
Perché non passa giorno in cui si possa stare tranquilli, in cui qualcosa finalmente vada bene e regali un po' di speranza e di fiducia che le cose, davvero, possano migliorare.
Queste sono le ultime foto felici della colonia, scattate il 6 marzo, una giornata di sole, in cui tutti i mici erano presenti e mangiavano tranquilli.
Dopo questa foto, una settimana di vento gelido e perfino la neve.
Briciolo, spostatosi a circa un chilometro dalla colonia dopo la zuffa con Eolo, è stato rintracciato e nutrito per qualche giorno.
Poi la settimana scorsa T. se l'è riportato a casa visto che aveva tosse e scolo oculare. Almeno anche lui è al caldo.
E nonostante tutto, abbiamo resistito, per loro.
E loro con noi.
Fino ad oggi: stamattina, dopo che la purtroppo necessaria aratura di questo campo ci aveva fatto temere il peggio,
l'amara, schifosa sorpresa: la casetta di legno non c'è più!
Qualche maledetto infame che non aveva di meglio da fare, aveva già cercato di portarla via qualche mese fa, ma era legata dal filo di ferro e l'unico danno, oltre ad un immeritato spavento dei poveri mici, era stato quello di farcela trovare inclinata e con tutti vassoi rovesciati fuori.
Per scongiurare che il furto riuscisse, avevo prontamente chiamato il signore che ce l'ha costruita perché venisse a mettere una bella catena ed un lucchetto.
Ma i bastardi infami si sono evidentemente attrezzati per bene, hanno spezzato la catena (che purtroppo non è indistruttibile) e questo è ciò che ne rimane.
Sono piena di rabbia, ancor più del solito.
Mi hanno sempre detto che non si augura il male perché torna indietro.
Non me ne frega niente: ho scagliato agli autori di tanta inutile malvagità le peggiori maledizioni che posso immaginare: e spero vivamente facciano effetto.
Chi si accanisce contro povere creature innocenti e povere volontarie, senza soldi ma piene di amore, merita il peggio, merita di morire tra stenti e sofferenze infinite, senza conforto, senza un bicchiere d'acqua, senza niente.
Nel vuoto e nel buio.
Come mi sento io, adesso.
sabato 20 marzo 2010
dalla colonia (23) - al peggio non c'è mai limite
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2 commenti:
Quello di cui non mi capacito è perchè voler annientare in tutti modi questa colonia di gatti che oltretutto vive in campagna e la cui presenza non può che essere utile a quella abitazione che si intravede oltre la strada perchè i gatti danno la caccia ai topi e si sa bene che " quando manca il gatto, i topi ballano!" Insomma queste persone oltre ad essere malvagie sono anche infinitamente ignoranti. Ma forse alla base di ogni tipo di malvagità c'è sempre l'ignoranza!
Ornella, ti sei già risposta da sola con l'ultima frase: e togli pure il "forse" :-(
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